Oggi è la giornata della Biodiversità.
Questa ricorrenza è stata proclamata nel 2000 dall’ONU per celebrare la Convenzione sulla biodiversità siglata nel 1992. Un invito a riflettere: siamo parte del problema, ma possiamo essere parte della soluzione.
Il Consiglio federale svizzero approva la strategia biodiversità nel 2012 e il relativo piano d’azione nel 2017. Il tema della biodiversità è oggi molto presente nel discorso politico, la biodiversità in Svizzera infatti è considerata insufficiente. Non mancano però le buone notizie: un gran numero di iniziative sono proposte e la biodiversità raggiunge livelli molto promettenti anche al di fuori delle zone protette, come ad esempio quelle urbane.
Negli scorsi anni si è notato un generale incremento della quota delle organizzazioni non profit nuove che operano su temi ambientali e sulla biodiversità. Non sorprende, perché spesso il settore non profit funge da agente del cambiamento e da “laboratorio” per la sperimentazione di soluzioni innovative a impatto sociale e ambientale. Per di più, il loro coinvolgimento è “naturale” in quanto la biodiversità va affrontata a livello locale e regionale. Nell’ambito delle fondazioni – l’unico comparto di cui abbiamo un registro completo – di tutte le 777 attive su temi ambientali alla fine del 2019 in Svizzera, quasi la metà avevano meno di 10 anni (fonte: Schweizer Stiftungsreport 2020).
Fra le grandi fondazioni erogative Svizzere che sostengono progetti legati alla biodiversità sono sicuramente da menzionare la fondazione Mava* e la fondazione Binding. Quest’ultima ha di recente focalizzato la sua strategia di erogazione nel settore ambiente proprio sul sostegno della biodiversità urbana. Sono ben 74 i progetti che hanno partecipato al concorso indetto dalla Binding e nelle prossime settimane verrà annunciato il progetto vincitore dei CHF 100’000 in palio. Nel campo delle nuove iniziative, segnaliamo la fondazione The Earth Foundation, costituita nel 2020, che ha lanciato di recente un concorso globale di sostenibilità ambientale da USD 200’000 per studenti tra i 13 e i 19 anni (www.theearthprize.org).
Anche in Ticino diverse Fondazioni sono attive sulla tematica e si nota altresì che la prima che integra la parola “biodiversità” nel suo scopo è la Bally Peak Foundation, costituita alla fine del mese di gennaio di quest’anno.
Non da ultimo, ricordiamo il Festival della Natura che è in corso anche nella nostra regione proprio in questi giorni: i dettagli sul sito www.festivaldellanatura.ch.
*la fondazione Mava è deciso negli scorsi anni di consumare l’intero patrimonio e terminare la propria attività nel 2022.
NEWS RECENTI
ZEWO: una nuova direzione nell’autoregolamentazione
Nel corso delle ultime settimane è apparsa nei media svizzeri una notizia significativa riguardo la tematica della poca trasparenza dell’associazione Protezione Svizzera degli Animali (PSA) attiva da oltre 160 anni. In particolare, sono state mosse [...]
Record di donazioni private in Svizzera nel 2022, superata la soglia dei 2.5mia
Stiamo assistendo ad uno sviluppo molto rapido della nostra società, oltre a ciò, si stanno cumulando molte sfide che portano alcuni a definire l’attuale situazione di «policrisi», poiché le problematiche che siamo costretti [...]
Con Sara e Ludovica si rafforza il Team cenpro
Con l'arrivo a inizio novembre di Sara Seravalle e Ludovica Donati la Fondazione cenpro si arricchisce ulteriormente di nuove competenze. Dr. Sara Seravalle, Senior Advisor ha una laurea in architettura e un dottorato in politiche [...]